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Prisma, prisma delle mie brame

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Tempo di lettura 5 minuti.

Nel nostro viaggio esplorativo all’interno dello spazio del web, incontriamo spesso parole, termini, inglesismi a volte molto simili fra loro. Ad esempio il brand e la brand identity, sono la stessa cosa? In molti credono di sì invece fra i due concetti c’è un’enorme differenza.

Gabriele Garofalo

Di cosa sei fatto?

Il brand non è tangibile, è ciò che il marchio, l’azienda, i suoi prodotti o servizi, rappresentano per il consumatore.

Dentro il brand c’è la storia di un’azienda, c’è la customer experience, c’è un insieme di aspettative, di promesse e valori che vengono percepiti in maniera astratta e che trovano poi una declinazione in elementi grafici e testuali che vanno a comporre un marchio.  La brand identity ne fa parte ed è un sistema complesso, composto da una serie di elementi che rendono il mio marchio riconoscibile dall’utente finale.

Lavorare sulla brand identity è fondamentale, ma da quali elementi partire? La definizione ad oggi più accreditata è quella fornita da Jean – Noel Kapferer, esperto di branding, che ha rappresentato la brand identity come un prisma in cui si alternano elementi grafici e comunicativi che determinano la percezione e la reputazione da parte del pubblico.

Gli aspetti di cui si compone il prisma

  • Aspetti fisici: ossia la parte riconoscibile del brand, che non si configura solo con il logo, ma con tutto l’insieme delle caratteristiche fisiche che lo compongono: logo, colori, packaging, insegne, spazi, tutto ciò che rende riconoscibile il marchio.
  • Personalità: ossia il modo che ha il brand di interagire con il proprio pubblico. Questo punto richiede un forte lavoro di comunicazione e uno studio approfondito sul tono di voce che renda il marchio unico e riconoscibile.
  • Cultura: qui entrano in gioco i valori del brand, ma non quelli che vengono dichiarati dall’azienda, quanto piuttosto la percezione intrinseca che l’utente realizza quando pensa a quel brand. Barilla? Casa. Apple? Innovazione. E così via.
  • Relazione: è il contatto emotivo che il brand mette in campo nelle sue comunicazioni. Prendendo sempre in esempio Barilla, l’emozione proposta è il calore di una famiglia, il sapore della tradizione. Se pensiamo a Lego pensiamo al gioco, alla curiosità e alla scoperta, ma anche alla creatività.
  • Riflesso: ossia ciò che il pubblico si aspetta dal brand. Il fatto che il pubblico possa rispecchiarsi nell’immagine di un brand comporta due azioni mirate: una corretta gestione della comunicazione, da un lato, e la corretta selezione del target di riferimento, dall’altro.
  • Identità: è tutto l’insieme di valori, emozioni e sensazioni che l’utente prova acquistando i vostri prodotti.

Ora che abbiamo compreso di cosa è composta la brand identity, l’esercizio pratico che anche oggi vogliamo lasciarvi, è quello di costruire il vostro prisma personale, o meglio quello del vostro brand, così da definire la vostra brand identity oppure individuare quali elementi hanno bisogno di essere rafforzati!

Gabriele Garofalo

Brand & Visual Designer

Progettazione dell'identità visiva, studio e gestione del sistema integrato di comunicazione di un brand.

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